Ai Weiwei e gli atri

Il giornale spagnolo El Mundo ricordava qualche giorno fa che sono trascorse ormai tre settimane dall’arresto dell’artista cinese Ai Weiwei per reati finanziari, bigamie e detenzione di materiale pornografico. In concomitanza è arrivata la notizia dell’arresto di Zuoxiao Zuzhou e sua moglie Xiao Li, fermati all’aeroporto di Shangai e scomparsi nel nulla nel giro di pochi minuti.

Zuzhou, amico musicista di Weiwei, il giorno prima aveva scritto sul giornale Migpao di Hong Kong un articolo per la liberazione di Ai dal titolo «Chi non ama Ai Weiwei?». Il pezzo ripercorre la lunga amicizia tra i due e descrive gli ultimi giorni prima dell’arresto, quando Ai – che aveva ricevuto parecchie visite da parte della polizia quella settimana – gli disse: «In prigione, non vorrei suicidarmi».

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