Niente torta mimosa per Totò

Finalmente qualcuno in carcere c’è andato. Incredibile. Per di più, come ha scritto ieri Massimo Gramellini nel suo Buongiorno, senza dare del comunista al giudice che ce lo ha mandato. Troppo poco perché Totò «vasa vasa» Cuffaro, condannato dalla Corte di Cassazione in via definitiva a sette anni per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e violazione di segreto istruttorio, meriti le lodi generali. Da noi, però, riconoscere e rispettare la legittimità di una sentenza è qualcosa che sorprende e anima le penne dei migliori notisti dei giornali nazionali. Una «lezione per tutti», secondo L’Avvenire. Persino Rita Borsellino, battuta dal Totò isolano nelle elezioni regionali del 2006, ha elogiato l’«atteggiamento serio e dignitoso» con cui Cuffaro ha accettato la sentenza.

«Non merito la condanna – ha risposto Totò – ma non mi voglio sottrarre a tutto questo». Così ormai da quattro giorni si trova in una cella singola del carcere romano di Rebibbia, confortato dagli amici di sempre che gli fanno visita. Luigi Compagna, Marco Follini, il «maestro» Calogero Mannino e anche Stefania Craxi.

Leggi il resto dell’articolo