Il fantasma di Osama batte tutti

Di coccodrilli, rettili e alligatori su Osama Bin Laden nei giornali di oggi ce ne sono tanti. Arrivati con un giorno di ritardo, complice quella festa del primo maggio. Che ha sancito la vittoria sul tempo del Web. Ma ha evitato la brutta figura di prime pagine di carta senza la notizia della morte del leader di Al Qaeda.

«Un elicottero si è levato su Abbottabad all’una: è un evento raro». È il primo tweet postato da Sohaib Athar, ingegnere informatico pakistano diventato cronista per un giorno. Con la diretta (involontaria) dell’assalto a Osama Bin Laden dal suo account Twitter, ha battuto sul tempo anche New York Times e Washington Post. E alla fine la notizia, prima di essere divulgata da Mr. Barack Hussein Obama in persona, circolava già sul social network. Che ieri ha registrato un traffico di quasi 4 mila tweet per secondo.

«Ho smesso di vedere la tv molti anni fa», scrive il giorno dopo Sohaib ai giornalisti di tutto il mondo che cercano di intervistarlo, «scusate, grandi canali tv a tre lettere, se non rispondo alle vostre email». E poi chiude: «Bin Laden è morto. Perfavore, lasciatemi dormire».

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